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Allattamento al seno

20'

Consigli per l'Allattamento al Seno

Allattare è un momento bello e indimenticabile. Un tema molto importante è l’allattamento al seno .L'abitudine all'allattamento al seno è costruita fin dai primi momenti di vita del bambino. Per tale ragione, subito dopo il parto si mette il neonato in contatto immediato e prolungato con la madre: contatto profondo noto come "bonding". Il bambino è capace di trovare da solo il seno e compiere l’atto della suzione. Dopo il parto in condizioni fisiologiche, tutte le mamme hanno la capacità produttiva del latte. Se possibile l’allattamento al seno è raccomandato per almeno sei mesi.

Il latte materno

Dopo il parto in condizioni fisiologiche, tutte le mamme hanno la capacità produttiva del latte.

Composizione del latte materno: OMS

Il Ministero della Salute osserva che nei primi giorni dopo il parto si concentra la produzione del colostro. Dopo l’allattamento, il colostro diventa latte maturo. La composizione del latte cambia con il passare dei mesi, nella giornata e durante la poppata: all'inizio, per esempio, ha meno grassi, ma aumentano alla fine della suzione. La composizione del latte materno muta col passare del tempo per peculiarità biochimiche: proteine, lipidi, glucidi, oligosaccaridi, sali minerali, oligoelementi, vitamine.

Colostro

Il colostro, un liquido giallognolo, ricco di proteine, minerali, vitamina A e anticorpi. Dopo l’allattamento, il colostro diventa latte maturo, più ricco di grassi, carboidrati e vitamine B.

Produzione e aumento del latte materno: come si forma?

Il seno è un insieme di tessuti: il tessuto ghiandolare è demandato alla produzione del latte. Le cellule produttive del latte sono gli alveoli: più alveoli, formano un lobulo e più lobuli formano lobi. Il latte, dall’alveolo si riversa nel dotto lattifero o galattoforo. Nella norma in un seno ci sono 15-20 lobi dotati di dotti galattofori che si fondono a formare seni lattiferi, dove si accumula il latte: è la zona spremuta dalla bocca del bambino durante l’allattamento. I fori da dove esce il latte sono chiamati pori lattiferi.

Galattogoghi

La definizione è di sostanza che ha il potere di aumentare o provocare la secrezione lattea.

Colore del latte materno

Il colostro può essere giallognolo, spesso arancione. Il latte maturo è di diversi colori: dal bianco panna all’azzurrino, verdastro o trasparente, sono normali fenotipi, sovente dovuti alla dieta.

Latte materno acido

Che il latte materno diventi acido come reazione a cause di stress risulta “una leggenda metropolitana" non documentata e non riscontrata nel contesto medico.

Allattamento neonato: coliche con latte materno

Le coliche infantili, o coliche gassose, sono uno dei disturbi nei primi tre mesi di vita. Pur non essendo chiaro cosa le scateni, la letteratura non documenta correlazioni tra coliche e dieta della mamma.

Stitichezza con latte materno

In un neonato questo è raro se è allattato al seno. Il colostro è notoriamente lassativo. Le scariche di un bambino tendono a diminuire con la riduzione del colostro. Questo problema può presentarsi con l’allattamento misto. Con “l’aggiunta" al latte materno del latte artificiale e con la scomposizione degli zuccheri, le feci diventino più consistenti e l’evacuazione da parte del bambino risulta meno facile.

Dosi allattamento materno del neonato

Mediamente il neonato necessita di 8-12 dosi in una giornata che dopo alcune settimane si riducono a 6-8: la regola da seguire è fornire latte secondo l’appetito.

Allattamento misto o allattamento esclusivo

Far passare almeno tre ore tra un pasto e l’altro nel caso di allattamento artificiale: diversamente dal latte mammellare il latte artificiale è meno tollerato. Serve non superare le sei dosi al giorno di latte artificiale, con ritmo meno frequente la notte.

Età Allattamento

L'Organizzazione Mondiale della Sanità invita le donne a portare avanti l'allattamento anche fino ai due anni (o comunque fino a quando la mamma e il figlio lo desiderano). Più ragionevolmente, andrebbe bene arrivare almeno al primo compleanno del bambino. Così facendo, come documentato da uno studio pubblicato sulla rivista Science Advances, si garantirebbe una protezione contro le infezioni che andrebbe ben oltre il periodo di allattamento e durerebbe in molti casi per tutta la vita.

Allattamento neonato

L’allattamento del neonato al seno è sempre consigliato. Vediamo cosa fare nel caso di allattamento artificiale o allattamento misto.

Allattamento 1-6 mesi

Latte di tipo 1 da somministrare fino ai sei mesi: ha una composizione più vicina al latte materno, contenuto energetico compreso tra 64 e 72 calorie per 100 Cc di prodotto e come fonte di zuccheri solo il lattosio e maltodestrine; contiene Omega 3 e 6 e basso contenuto proteico.

Allattamento 6-12 mesi

Latte di tipo 2, detto di proseguimento, arricchito con ferro: l’apparato digestivo più maturo e le necessità nutrizionali diverse e più complesse consentono di iniziare lo svezzamento.

Allattamento 1- 3 anni

L'Organizzazione Mondiale della Sanità invita le donne a portare avanti l'allattamento anche fino ai due anni (o comunque fino a quando la mamma e il figlio lo desiderano).

Allattare bambini grandi

L'Organizzazione Mondiale della Sanità invita le donne a portare avanti l'allattamento anche fino ai due anni (o comunque fino a quando la mamma e il figlio lo desiderano).

Allattamento al seno: come fare

Allattamento Corretto: posizioni e modi di allattare

Allattare da un solo seno

  • Per l’allattamento al seno le posizioni comunemente usate sono: posizione a culla, abbraccio trasversale, sdraiata di lato, la presa sottobraccio, la posizione della lupa, la posizione verticale;
  • Per l’allattamento gemellare, le posizioni comunemente usate sono: posizione rugby doppia, posizione culla-rugby, posizione a culla doppia
  • Allattare da un solo seno è una pratica frequente. Ecco l’elenco delle posizioni più comuni:
    • posizione a culla: appoggia la testa del neonato nell’incavo del gomito e sorreggi il sedere con la mano. Giralo su un fianco e alzalo fino a raggiungere una posizione comoda per attaccarsi al seno;
    • l’abbraccio trasversale: un braccio sostiene il seno mentre l’altro la schiena e la mano la base della testa, con le pance a contatto;
    • sdraiata di lato: consigliata dopo il parto cesareo perché in questo modo il bambino non pesa sulla pancia e permette di riposare nell’allattamento. Sdraiata su un fianco, con un braccio sostieni la sua schiena mentre il neonato è di fronte;
    • la presa sottobraccio, posizione a rugby: consigliata dopo il parto cesareo, per mamme con un seno molto grande o per bambini molto piccoli. Per questa posizione occorre un cuscino. Con il braccio sorreggi il neonato a pancia in su e con il palmo della mano il collo mettendo fianco, gambe e piedi sotto al braccio: alzarlo sul seno per farlo attaccare;
    • la posizione della Lupa: ha l’obiettivo di stimolare lo svuotamento del seno e con esso l’ingorgo mammario. Il neonato è sdraiato sulla schiena sul letto o su un cuscino e la mamma a carponi;
    • posizione verticale: per neonati che soffrono di reflusso gastroesofageo e coliche, la posizione verticale consiste nel sedersi con il figlio seduto sulla gamba sostenendo la schiena e la testa con le braccia;

Allattamento in tandem: Allattamento Gemelli

  • posizione rugby doppia: come la posizione rugby;
  • posizione culla-rugby combinata: tieni un neonato nella posizione rugby e l’altro nella posizione culla;
  • posizione a culla doppia: entrambi i bambini in posizione a culla.

Attaccamento

Il bambino, non si deve attaccare solo al capezzolo ma anche all’areola. Far roteare il capo al bimbo per succhiare aumenta il rischio delle ragadi al seno.

Suzione

La suzione stimola nel bambino la produzione di serotonina, fondamentale nel regolare umore e sonno. Assicurarsi che il bambino si attacchi sempre bene in profondità, coprendo l’areola in modo che il capezzolo arrivi in fondo al cavo orale. Se il capezzolo è piatto o introflesso, l’attacco potrebbe essere difficile, ma è possibile usare varie tecniche come il massaggio della mammella o l’uso di una pezzuola fredda/umida per facilitarne l’estroflessione.

Distaccamento

Molto importante è anche un distaccamento graduale, non brusco, aiutato con un dito posto all’angolo della bocca

Ruttino

Per permettergli di espellere l’aria accumulata durante il pasto il bambino dovrebbe fare il ruttino. Può capitare, col ruttino, la fuoriuscita del latte, ma un semplice rigurgito non dovrebbe preoccupare

Allattamento orari

La regola da seguire è fornire latte secondo l’appetito, considerando la necessità di 8-12 sessioni di allattamento per il neonato, 6-8 dopo alcune settimane e con ritmo meno frequente la notte.

Dove allattare

Nel caso di allattamento a richiesta e nel caso diverso dall’allattamento domestico, possono sorgere dei dubbi sul dove allattare. Vediamo le modalità più comuni:

Allattamento a letto

La posizione sdraiata a letto è una delle posizioni più comuni e comoda per le richieste notturne o in caso di taglio cesareo.

Allattamento fuori casa

L’allattamento fuori casa non deve spaventare. Serve infatti essere preparati al bisogno con tutto l’occorrente. Per essere preparati, oltre all’occorrente per cambi pannolini e rigurgiti, fondamentali sono il biberon, lo scalda biberon e il dosatore nel caso di allattamento artificiale; e nel caso dell’allattamento al seno, coppette assorbilatte, da inserire tra capezzolo e reggiseno, buttare dopo la poppata e reinserire al bisogno.

Allattamento in pubblico

Nel caso di allattamento in pubblico, se il desiderio di tutelare la privacy è forte, si possono cercare “baby-pit-stop" vicini o munirsi di magliette da allattamento, studiate per far attaccare al seno il piccolo e non scoprirsi.

Allattamento al ristorante

Per l’allattamento al ristorante la regola è la medesima: se il desiderio di tutelare la privacy è forte, si possono cercare “baby-pit-stop" vicini o munirsi di magliette da allattamento.

Allattamento pro e contro

Ragadi da allattamento

Le ragadi al seno si mostrano come screpolature o taglietti, più o meno profondi, sul capezzolo. Sono lesioni piuttosto dolorose e in alcuni casi possono sanguinare. Molto spesso sono dovute a una posizione scorretta della suzione, ma anche alla scarsa idratazione o pulizia.

Rischi allattamento

Nel caso di seno morbido, vuoto, dolore da allattamento, candida al seno, allattamento e giramenti di testa, coliche da allattamento neonato, stitichezza del neonato in allattamento, meteorismo o sonnolenza si consiglia un consulto specialistico.

Strumenti Allattamento

Paracapezzolo per allattamento

Durante il periodo dell'allattamento, soprattutto nel primo periodo, è abbastanza comune che la pelle dei capezzoli presenti una leggera irritazione. Se il dolore persiste però la cosa non è normale e spesso può portare alla comparsa di ragadi al seno o taglietti al capezzolo molto dolorosi. Per prevenire le ragadi al seno o guarire dalle ragadi al seno è consigliato l'uso delle coppette paracapezzoli per allattamento.

Biberon

Sono tra gli strumenti che determinano lo svezzamento e un passaggio alla prossima fase, con distacco dal seno. È possibile comperare dei biberon tettarella che riproducono sensazioni del contatto al seno.

Tiralatte

Il latte auto-estratto è un’ottima alternativa nell’allattamento misto perché si tratta sempre di latte materno ma estratto con il tiralatte, uno strumento che permette la conservazione del latte materno e il successivo uso anche quando la mamma non c’è, offerto al bambino magari dal padre con il biberon. Viene spesso usato per stimolare la produzione del latte.

Assorbilatte

Le coppette assorbilatte sono cuscinetti per allattamento, panni o un cuscinetto monouso indossati dalla madre che allatta per assorbire il latte che potrebbe fuoriuscire tra le poppate: è inserito tra il reggiseno e il seno.

Collana da allattamento

Capita che il bambino cominci a giocare con la maglia della mamma, a tirarle i capelli o a graffiarle il seno con le sue unghiette: la collana da allattamento, attrae subito l’attenzione del bimbo e, l’esperienza sensoriale, lo mantiene concentrato sull’atto della poppata.

Maglia da allattamento

Se il desiderio di tutelare la privacy è forte è possibile munirsi di magliette da allattamento, studiate per far attaccare al seno il piccolo e non scoprirsi.

F.a.q.

  • La fuoriuscita di siero dal capezzolo per le donne non in gravidanza è un evento comune non allarmante. Se il siero sembra latte, o colostro, detto “primo latte", viene definita galattorrea non puerperale e si richiede un consulto specialistico.

  • Allattare nel modo corretto non rovina il seno e un contatto immediato e prolungato con la madre offre molti vantaggi: contatto profondo noto come "bonding".

  • Non esistono né rischi né controindicazioni. Si può allattare con le protesi al seno.

  • La permanente in allattamento non è sconsigliata, poiché si ritiene non vi sia modo per le tracce chimiche assorbite dal cuoio capelluto di “contaminare" il latte materno.

  • L'Organizzazione Mondiale della Sanità invita le donne a portare avanti l'allattamento anche fino ai due anni (o comunque fino a quando la mamma e il figlio lo desiderano).

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